Sunday, September 18, 2011

Amazzonia – Parte I



Quest’anno non sono stato molto frequente nel mio blog per vari motivi. Pero non potrei lasciare di commentare il mio abituale viaggio estivo.
E quest’anno finalmente ho deciso di conoscere l’amazzonia. Non mi ero mai interessato di quella parte del Brasile, per ignoranza credevo fosse un viaggio noioso, da vedere solo la vegetazione e il fiume. Invece è stato molto diverso...
Uno dei fattori a influenzarmi è stato il fatto di tante persone in Italia a domandarmi se conoscevo quella parte del paese. Questo mi ha aumentato la curiosità e in certo modo un peso nella coscienza di essere mai stato in questa zona cosi importante del mondo.
Un altro fattore è stato un viaggio che mio fratello aveva fatto, dove sono rimasto impresso principalmente con gli animali che lui aveva visto, in speciale il delfino rosa.
Dividerò i post in parti, per non diventare noioso. Come al solito sono stato molto metodico nel organizzare il mio viaggio, e l’ho diviso in tre parti distinte, nel totale di 9 giorni:
  • Manaus – città
  • Albergo nella giungla (Jungle Lodge)
  • Crociera in barca tipica amazzonica sul fiume Negro (affluente del amazzoni)
La prima parte sarà dedicata a Manaus.
Per i miei amici italiani, Manaus è la capitale dello stato di Amazonas (il più ampio) , nel nord Brasile e in mezzo alla foresta amazzonica. Conta con circa 2 milioni di abitanti.
La regione è stata molto ricca nel periodo dell’estrazione del caucciù (da 1890 a 1910, fonte: wikipedia). È famoso il Teatro Amazonas, visto nel film Fitzcarraldo di Herzog.
Il teatro impressiona, con capacità per 700 persone e fu costruito nel 1896 con stile molto europeo.

Teatro Amazonas

La piazza nei pressi è molto tipica, con palazzi colorati.


La città è molto diversa da quelle del sud Brasile, principalmente per la caratteristica etnica delle persone: l’extra maggioranza proviene dalla mescolanza tra europei, indios e neri.
Il caldo intenso durante tutta la giornata è anche un differenziale.
Una cosa che mi ha colpito molto è stata la disponibilità e ospitalità delle persone.
Oltre al teatro, sono stato nelle principali attrazioni della città: il porto sulle rive del fiume degli amazzoni, il mercato, il Palacete Proviciale (ex-sede della polizia militare che oggi ospita vari musei al suo interno), il Palacio Rio Negro, il zoologico, il bosco del INPA (una specie di mini zoo gestito dal Istituto di ricerche dell’amazzonia).
Camminare per il centro di Manaus fa impressione, è una zona degradata, sporca e piena di commercio ambulante (come tutti centri storici delle capitali brasiliane), ma che ha il suo fascino, perché fa vedere la realtà della maggiore parte della popolazione.


Il porto, che è in pratica dove partono i mezzi di trasporto per le altre città della regione (il fiume è la strada…), è caratteristico per il va e viene di persone dovuto anche al mercato nelle vicinanze.
Vedere quel fiume che sembra un mare è una sensazione incredibile, anche perché la giungla è lì, a due passi.

Porto di Manaus

Il mercato originale è in ristrutturazione, ma il nuovo mercato è abbastanza interessante, perché si trovano delle cose che solo in questa zona del paese esistono, come i rari pesci amazzonici, che tra l’altro sono buonissimi.
Il Pirarucu, ad esempio, è un pesce che risale a milioni di anni, può arrivare a più di 3 metri e pesare 150 chili.. Ha una carne bianca veramente squisita. Il Tambaqui è il più apprezzato e visto nel mercato.

Mercato di Manaus

Già in una zona più allontanata dal centro c’è l’INPA, l’istituto di ricerca amazzonico, che gestisce un piccolo bosco con degli animali tipici. Mantengono una specie di mini ecosistema amazzonico.
Lì è stato il mio primo contatto dal vivo con alcuni animali tipici molto interessanti, come il peixe-boi da amazonia (lamantino) e ariranha (una specie di lontra). Il jacaré-açu (caimano grande in lingua tupi), che credo aveva al meno 3 metri, un bradipo che riposava tranquillo in un albero, l’ anguilla elettrica e le tartarughe completavano lo scenario.

Peixe-Boi (Lamantino)
Bicho-Preguiça (Bradipo)
Ariranha
Jacaré-Açu

Dopo due giorni visitando la città ho deciso di fare un’escursione in barca per vedere e se possibile interagire con i delfini rosa (boto cor-de-rosa), specie tipica della regione.
L’escursione è durata tutta la giornata e includeva una visita a una comunità di indios, esperienza interessante, anche se molto turistica, gli indios hanno presentato alcuni dei sui strumenti e riti.
Abbiamo visitato anche una piccola comunità per il pranzo e alla fine siamo arrivati in una delle esperienze più belle che ho avuto, l’interazione con i delfini.
Questo avveniva in una piccola spiaggetta nel fiume, con l’acqua fino alla cintura, dove una signora attraeva i delfini con sardine. E venivano in tanti, ogni tanto gli sentivo scontrare con le mie gambe e gli potevo toccare. Senza dire che sono animali molto docili, anche se selvatici (esiste anche un programma per bambini disabili).


Il giorno dopo sono partito per l’albergo nella giungla. Il racconto sarà in un altro post, ma farò riferimento al zoo di Manaus, che ho visitato prima di ritornare a Sao Paulo.
È uno zoo gestito dall’esercito brasiliano. Non è molto grande, pero potrebbe essere migliore mantenuto. Mancano molte indicazioni degli animali e credo che le gabbie potrebbero essere fatte in modo diverso. In ogni caso dopo aver visto gli animali in ambiente naturale, è molto impressionante vedergli incarcerati. Fa pensare proprio se ha senso in mantenere queste strutture.
E quello che mi ha fatto più impressione è stato l’urlo del giaguaro (onça-pintada, in portoghese), il povero animale girava in uno spazio piccolo (non era piccolissima la gabbia, ma la parte con l’ombra si) e mi sembrava quasi un pianto che propriamente un urlo.

Anaconda (Sucuri)
Onça Pintada (Giaguaro)
Gaviao-Pombo (Sparviero-Picione?)

Finisco il post con qualche solita foto di tramonto :-)



Friday, July 1, 2011

Festa medieval

Faz um certo tempo que nao escrevo em portugues... Peço perdao aos amigos e leitores do meu Brasil, bom, depois de tantos anos por aqui... Nao é desculpa, ja' sei!
Bem, na semana passada vi um evento postado no facebook por uma amiga que me deixou curioso e interessado. Uma festa medieval numa cidadezinha nao muito distante de Roma: Soriano nel Cimino.
Nao tive duvidas, no domingo ensolarado peguei o carro e parti para ver o evento.
A distancia nao era grande, uns 100kms.
Para o padrao Brasil pode ate' parecer tanto, mas as estradas aqui sao boas e da' para ir e voltar no mesmo dia sem muito cansaço.
Cheguei tarde, era quase hora do almoço e me decepcionei um pouco, a cidade parecia vazia.





 


O evento seria num castelo que fica na parte alta da cidade.
Seguindo o pequeno caminho na entrada do castelo, uma subida, ja' dava para entrar num clima de burgo medieval.
Entrando no patio, tinham umas poucas barracas com artesanato em couro e pessoas vestidas com roupas medievais demonstrando algumas coisas de epoca, como produziam as malhas de cota de ferro dos cavaleiros, um ferreiro que com um fole soprava ar para fazer espadas e outros instrumentos.
Andando mais adiante, um espetaculo interessante, falconeiros (nao sei em portugues o termo, mas sao pessoas que criam aves de rapina, como falcoes, aguias, corujas, etc...) com suas aves para fazer demonstraçoes. Que alias foi uma das partes mais interessantes da festa (diga-se de passagem, gratis...). Jogavam pedaços de carne ao alto e soltavam as aves que prontamente as pegavam com uma perfeiçao incrivel. Impressionante a enorme aguia africana e uma coruja das neves.
Alem disso uma outra apresentaçao interessante foi a das bandeiras, onde jovens vestidos em costumes medievais faziam acrobacias com elas. Legal tambem todo o pessoal vestido com roupas muito coloridas de epoca em veludo.
Um passeio relaxante para um domingo quente, que para ir a praia precisaria de muita coragem com a quantidade de gente que tem por aqui.
Ate' a proxima



 

Sunday, June 12, 2011

Correzione post precedente

Nel post di Ferentillo avevo scritto che la sequenza iniziale di Nosferatu (di Herzog) era stata girata nel museo delle mummie di questa città.
In vece, facendo una ricerca più approfondita su google ho trovato un sito di Wikipedia (mi sembra più attendibile) dove afferma che il proprio Herzog ha filmato la sequenza nel museo delle mummie di Guanajuato in Messico.
Nosferatu - Wikipedia
Interessante che è nella stessa Wikipedia italiana (solo che del museo di Ferentillo) che indica che la sequenza iniziale è stata girata lì, pero il sito in inglese del film sembra più corretto, visto che da più informazioni, come che il proprio Herzog è stato nel museo messicano a girare la sequenza.

Ferentillo, Umbria

Dopo la camminata del Monte Tarino, la domenica successiva ho deciso di fare qualcosa di più culturale.
E facendo una ricerca in internet, ho trovato un borgo interessante in Umbria, chiamato Ferentillo.
Alla fine ho preso la macchina, visto che erano un po' di più di 130km da Roma, e sono partito per un giro e tornare in giornata.
Purtroppo appena arrivato a Ferentillo è iniziata una pioggia forte e non ho potuto fare molto. Comunque il paesaggio è bellissimo, la strada passa per la valle del fiume Nera. E vicino al paese si vedevano le mura di vecchi castelli in alto, in mezzo alla vegettazione.
Alla fine non ho potuto camminare molto per la pioggia e ho sfruttato per mangiare in una locanda tipica locale.
Dopo il pranzo la pioggia è passata e sono andato a un museo molto interessante, con delle mummie. In realtà sono mummie imbalsamate, ma i corpi seppelliti nella cripta della chiesa di Santo Stefano (sec. XIII), che a causa delle condizioni di temperatura e microorganismi del terreno sono rimasti mummificati.
I cadaveri rissalgono dal 500 al fine 800.
Inoltre la visita è guidata.
A chi potrebbe interessare segue il sito del Museo:
Museo delle mummie - Ferentillo

Dopo la visita al museo, dove sono rimasto chiacherando con le gentilissime ragazze (che facevano le guide) fino a che la pioggia non smetesse, sono andato a una abbazia nelle vicinanze per finire la giornata.
La abbazia di San Pietro in Valle è molto suggestiva, visto che è immersa nel verde delle montagne. L'ingresso è compreso nel biglietto del museo e la visita è guidata.


 

 

 



Monte Tarino II

Dopo un periodo senza nessuna camminata, ho sfruttato la festa della repubblica per fare una passeggiata in montagna.
Una amica mi ha invitato per andare al Monte Tarino, che già conoscevo, ma la via di accesso sarebbe diversa.
Il Monte Tarino fa parte dei monti Simbruini, Lazio. Sono circa 130 km da Roma, vicino a Fiugi.
Siamo partiti dal parccheggio della Santissima Trinità (santuario famoso nella regione) verso le 9:30. Il sentiero a volte non era molto bene segnalato e abbiamo perso un po' di tempo per arrivare in alto.
Purtroppo il tempo improvisamente è peggiorato e una pioggia fina e la nebbia ci hanno fatto ritornare prima del previsto.
Al ritorno abbiamo trovato problemi con le indicazioni nel sentiero e alla fine la strada si è allungata e siamo rientrati verso le 3:30.
La cosa curiosa della giornata è stata nel sentiero di ritorno, mentre decidevamo quale strada prendere improvisamente due tori arrivano dietro di noi, incredibilmente senza fare nessun rumore. E si sono aviccinati senza un aspetto amichevole. Abbiamo deciso di andare via proprio sulla punta dei piedi, non si sa mai ;) ...