Tuesday, July 18, 2006

Morrissey - Questi inglesi...

Volevo fare qualche commento sul concerto di Morrissey di domenica scorsa (16/07) ad Ostia Antica.
La prima cosa è l’ambiente del teatro romano di Ostia Antica che ha reso la presentazione molto particolare e bella. Magari anche perché è stata la prima volta che vedo un concerto in un monumento storico.
La seconda, la puntualità non molto britannica, lui è entrato sul palco con mezz’ora di ritardo…
Terzo, qualità di suono e una performance di Morrissey fantastiche, anche se non faccio parte di qualche fan club suo o degli Smiths.
Quarto, ci voleva un rispetto maggiore con il pubblico che affollava il teatro, il concerto ha durato esattamente 1:25 minuti. E lui ha fatto un bis di una canzone soltanto, non ostante i fan che lo esaltavano. O sia, inglese per la professionalità di lavoro, ma qualche cosa in più me l’aspettavo… Uno per la gente che è venuta a prestigiarlo e che alla fine non ha pagato così poco.
Sono andato in due altri concerti, Gilberto Gil e Ivan Lins, (entrambi brasiliani, va bene, sono sospetto per dirlo, visto la mia cittadinanza brasiliana) con molto meno gente e nonostante i 64 anni di Gil e 61 di Lins hanno fatto 2 ore di spettacolo…
Alla prossima
 








Tuesday, April 18, 2006

Páscoa na Umbria

Scusatemi i coleghi italiani, devo scriverlo in portoghese affinché i miei amici brasiliani possono capire un po' della bellezza che ho trovato in Umbria e che per voi le immagini sono perfettamente suficienti.

Oi pessoal,
Bom, depois de um longo silêncio bloguista, volto para compartilhar um pouco de uma bela viagem de Páscoa aqui perto de Roma.
A Umbria é para mim uma das regiões mais interessantes e bonitas da Itália, para não dizer a que mais me fascina, claro, é minha opinião pessoal.
Ela consegue unir a beleza natural com o fascínio medieval que ainda se mantém vivo em suas cidades.
O meu feriado aqui começou no final da sexta-feira Santa, que por incrível que pareça não é feriado na Itália.
Saí do trabalho, peguei o carro e com um colega (Cosimo) fui a Assis para ver uma procissão que estava curioso para conhecer: a do Cristo Morto. Claro, em uma cidade medieval e com tanta história deveria ser no mínimo, interessante.
E realmente foi muito interessante, as ruas da cidade com as luzes apagadas e tochas penduradas nas casas lateralmente davam o clima para a passagem da procissão.
Homens encapuzados, carregando cruzes descalços pelas estreitas vielas da cidade davam um impressão muito forte.
Após o fim do evento retornando ao carro com meu colega, uma visão impressionante da Basilica de Santa Chiara (ou Clara para nós) com um céu maravilhosamente estrelado e iluminado por uma lua espetacular. Espero que a foto possa dar uma pequena impressão...
No sábado seguimos para Norcia, cidade natal de São Bento, uma pequena vila que ainda mantém sua forma medieval. Famosa não só pelo santo, mas por suas especialidades gastronômicas. A ricota salgada, a linguiça de javali, o presunto, o queijo de ovelha... e tantas outras delícias...
Já imaginaram que não deu para fazer dieta, né??
Nesse dia nos encontramos com um grande amigo, Patrizio, que agora está morando na Suiça e que veio visitar a família no feriado. Foi o reencontro dos 'mosqueteiros', eheh
Fizemos um pequeno tour pela cidade para depois fazer um belo almoço num restaurante típico.
Só para dar água na boca: degustação de salames da região, tagliatelle ai funghi misti e castrato di montagna (carne de carneiro na brasa), e pior, estava só começando.
Bom, depois de tanta comida decidimos visitar um pequeno vilarejo próximo: Castelluccio di Norcia. E qual não foi a minha surpresa, quando entramos numa espécie de altiplano cercado de montes nevados... Parecia sinceramente uma paisagem andina e não italiana.
Um lugar mágico, você tem a impressão de ter entrado num mundo a parte, com campos verdes, vacas e rodeados de montes brancos e no meio disso tudo uma pequena vila espetada numa pequena colina!!
E lá se foi o sábado... Nos hospedamos numa cidade pequenina chamada Preci e no domingo fomos a uma abadia nas cercanias. Além da fantástica paz do local, aproveitamos para fazer uma caminhada. A região fica no interior de um parque nacional chamado Parco dei Monti Sibillini e ficaria repetitivo dizer o quanto é bonito.
Ao retornar do passeio paramos num restaurante ao lado da abadia para comprar uma água, e quando estávamos bebendo, veio um delicioso cheiro de carne... Adivinhem, fizemos o almoço de Páscoa por ali. Foi uma das melhores refeições que fiz em restaurantes por aqui!! O agnello (cordeiro) na brasa estava simplesmente tão saboroso que me fez esquecer os nossos fantásticos churrascos!!
Sem contar o contexto, pois almoçamos fora com vista para a abadia e a montanha atrás...
Terminado o almoço voltamos ao hotel e nos despedimos de Patrizio. Um pequeno descanso e depois seguimos para uma outra cidadezinha linda, Vallo di Nera. Burgo medieval para variar, em cima de uma enconsta de montanha...
À noite fui com Cosimo em uma outra cidadezinha medieval encantadora: Visso e fizemos algo light, um amaro como digestivo  .
E na segunda de Pascueta (o feriado aqui é na segunda...) fizemos uma caminhada no parque, a trilha do Monte Patino. Paisagem maravilhosa, uma hora e meia de subida e mais uma e dez de descida. Passagens por pontos com neve e bosques que pareciam encantados.
Para finalizar o feriado, no caminho de volta a Roma passamos em outra vila medieval com um nome bem sugestivo: Portaria. Eu já conhecia, pois uma vez tinha estado ali porque esse meu colega conhecia um restaurante simples da cidade, mas muito bom. E adivinhem, lá vamos nós comer de novo...
Nem precisa falar, agnello, pizza feira numa espécie de lareira na tua frente...
Moral da história, haja dieta que aguente!!
Abraços a todos

Sunday, January 22, 2006

Viaggio a casa - Parte II - Parati

Ciao a tutti!

Bene, continuo a raccontare il mio viaggio in Brasile.
Dopo Ilha Grande sono stato a Parati.
Una bellissima città nella costa di Rio de Janeiro.
Molto turistica e con belle spiagge nelle isole vicine.
Però il più interessante è il centro storico, con un stile coloniale portoghese e molto preservato come era nel 700.
Fondata nel 1667 è stata molto importante come via d’uscita dell’oro che veniva da Minas Gerais per essere imbarcato a Portogallo.  Era punto di imbarco anche per la canna di zucchero e cafè. Ancora oggi è famosa per sua produzione di ‘Cachaça’ (distillato che serve per preparare la ‘Caipirinha’).
Sono stato lì per due giorni (purtroppo) soltanto. Ho fatto una bella passeggiata barca e una visita al centro storico Potete guardare le foto!!
Si può anche mangiare molto bene… Non mi dimenticherò di un piatto buonissimo e che vi consiglio (indico il ristorante ‘Tempero da Maria’): ‘Camarão flambado na cachaça da terra com palmito ao molho de maracujá’. Traduzione: Gamberi flambè nella cachaça e contorno di palmito (cuore di palma) al sugo di maracujá.
Per chi non conosce, maracujá è una frutta tipica tropicale (conosciuta anche come frutto della passione).
Bene, dopo Paraty ho fatto le mie tanto amate passeggiate ecologiche!
Sono andato a raggiungere una escursione di una agenzia turistica di due grande amici, Alecio e Marcia. La loro agenzia (Namaste) è specializzata nel cosi detto Ecoturismo, molto diffuso in Brasile.
Il locale era nella stessa direzione di Paraty, verso l’interno e nella direzione dello stato di São Paulo (sud). Il posto si chiama Serra da Bocaina. Un posto di montagna molto bello.  La vegetazione è la foresta tropicale atlantica.
Lì ho fatto un paio di sentieri fino ad arrivare in belle cascate, dove si può fare dei bagni. L’acqua non è caldissima, anzi, molto fredda, ma vi assicuro che si può rilassare tantissimo.
Lì ho potuto rivedere vecchi amici di ‘sentieri’ e stare in contato con la natura.
Nel blog vedete alcune delle foto, ma per altre foto andate al album specifico. 

 

Un saluto a tutti!

Monday, January 16, 2006

Viaggio a casa Parte I - Ilha Grande

Sono tornato dalle vacanze a casa, o sia, dal Brasile…
Per la prima volta un in lingua italiano!! Un sollievo per i miei amici di qui.
Allora, dove cominciare…
Vorrei condividere con voi un po’ di quello che ho fatto.
Bene, in quasi un mese di ferie (la gente potrà dire ‘beato lui’, però penso che ciascuno può fare lo stesso, mettendosi d’accordo con i capi, è solo una questione di volere…) sono riuscito a dividere il mio tempo tra la mia famiglia, amici e un pochino per me, alla fine nessuno è di ferro!

In questo testo parlerò del tempo che ho dedicato a me e alle cose del mio paese che voglio scambiare con gli amici italiani.

Non ho fatto grandi viaggi per il Brasile, sono stato in posti che già conoscevo, ma che mi piacciono sempre.

Molti possono immaginare che il meglio del Brasile sono le spiagge o la foresta amazzonica, ma ci sono tante altre cose… Personalmente ho cercato di fare di tutto un po’.

Il primo posto dove sono stato è un’isola nel litorale tra lo stato di Rio de Janeiro e São Paulo, chiamata Ilha Grande.

Questa isola è famosa per i suoi carceri, che ormai già non esistono. Hanno ospitato persone come un grande scrittore chiamato Graciliano Ramos (arrestato per motivi politici negli anni 30) e anche dei trafficanti di droghe come Escadinha (è scappato attaccandosi alla scala di un elicottero nel 86…). Però non solo per i carceri ma anche per le sue bellissime e vergini spiagge.

Non ci sono macchine lì e molte spiagge sono raggiungibili solo a piedi o in barca. In questo modo si può sfruttare della natura veramente, anche se ci sono dei problemi con tanti turisti. A molti non piace camminare circa due ore per arrivare in una spiaggia dove non ci sono i lettini oppure chioschi che vendono bibite...

In due giorni sono riuscito a fare queste due cose che mi piacciono veramente: il mare e camminare. Le spiagge sono diverse lì, calme dalla parte voltata al continente e con belle onde verso mare aperto.

La più bella per me si chiama Lopes Mendes. Potete ammirare un po’ per le foto!!

Oltre alle spiagge, il villaggio principale dell’isola sembra un scenario di telenovela o film: Vila do Abraão. Lì ci sono dei ristoranti, negozi di artigianato e ambulanti che vendono dolci tipici. Il villaggio rimane di fronte al piccolo porto, c’è una chiesetta molto caratteristica e dietro le montagne (un po’ di più di mila metri).

Per ora rimango qui. Presto scriverò la parte II.