Saturday, October 15, 2011

Amazzonia – Parte II





La mia tempistica per i blog di viaggi lunghi non è una meraviglia, comunque adesso faccio il post della seconda parte del mio viaggio in Amazzonia.
Dopo essere stato 3 giorni a Manaus sono partito per un paio di notti in un albergo di jungla, o jungle lodge.
Ho scelto uno dei meno cari e più vicino a Manaus, a 10 minuti di barca. In ogni caso questi pochi minuti sono sufficienti per arrivare già nella selva. Anche se si sentiva il rumore degli aeri che partivano e arrivavano nell’aeroporto non molto lontano, eravamo immersi tra tanti alberi e con una spiaggia privata sul fiume Negro.
Sono arrivato praticamente solo e subito è venuto una guida che non negava le etnie locali, lui faceva parte dei Cocama, una tribù della regione. Non avendo niente programmato per la mattina mi sono fatto un giro in canoa (remando in una barca tipica indigena) nelle vicinanze della spiaggia di fronte all’albergo.











 E lì ho iniziato a capire le bellezze della foresta, gli alberi sommersi, il meraviglioso specchio d’acqua, il suono degli animali, la distanza della civiltà…
Ero praticamente solo in albergo, e nel pranzo ho potuto magiare un pesce squisito: il Pirarucú.
Dopo pranzare la civiltà si è fatta viva e una marea di turisti sono arrivati, facendo come al solito un rumore e confusione.



La prima escursione è stata nell’isola delle scimmie (Ilha dos Macacos), dove questi primati vengono reimmessi nel loro habitat dopo essere confiscati per governo brasiliano dai contrabbandieri di animali.

Ed è stata un’esperienza abbastanza bella vedere alcune specie molto diverse di quelle che siamo abituati. Chiaro che si deve avvicinare di loro in modo molto silenzioso, sempre obbedendo le istruzioni delle guide. La visita era fatta nell’ora del loro pranzo e la maggioranza erano Macaco-Barrigudo, pero c’era una sola Uacari, una scimmia con il viso rosso, molto particolare.











Più tardi siamo andati alla pesca dei piranha, con canne esca di carne… Pero purtroppo non siamo stati molto fortunati, neanche una… Solo un pesce gatto. In ogni caso una cosa molto interessante è accaduta, la guida si è avvicinato con la barca in una spiaggetta acanto all’albergo, dove sicuramente sa che in quella parte c’è un piccolo caimano, e con una esca grande di carne appesa su un ramo d’albero lo fece saltare per prendere il cibo.

L’altro giorno è stato dedicato alla camminata dentro della giungla. Molto educativa, sicuramente :-) La guida ci ha fatto vedere varie piante e radici che vengono utilizzate in diversi modi: medicinali, profumi famosi come Chanel, polvere, il caucciù evidentemente.

Impressionante la vegetazione, con liane, alberi enormi, l’usanza indigena. C’era incluso nel pacchetto una prova di tiro con la ‘zarabatana’, in pratica un lancia dardi usato dai indios per cacciare animali. I dardi sono preparati con una specie di curari, veleno che ha un effetto paralizzante sulla vittima.
















Nel pomeriggio abbiamo fatto una bella passeggiata in una barca più grande per vedere una tribù, molto simile a quello che avevo già visto nella escursione a Manaus.
Di sera siamo usciti per la famosa escursione in barca per vedere i caimani, in pratica vedere i loro occhi rossi con le torce. Purtroppo si vedeva poco, ma la nostra guida è riuscita anche a prendere qualche piccolino per poi dare una buona spiegazione di come sono gli occhi, bocca, ecc…
Finalmente il terzo e ultimo giorno avevo la mattina libera e ho visitato l’isola delle scimmie nuovamente e la pesca dei piranha (questa volta un ragazzo italiano più esperto in pesca è riuscito a prendere qualcuno).
Finita la mattinata sono partito con destinazione a Manaus, dove dovevo prendere la barca Clipper per la fantastica crociera sul fiume Negro, racconto del prossimo post!











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