Il viaggio da Tofo a Malelane è stato stancante, ma sono riuscito a reggerlo abbastanza bene. La van di Tofo partiva dall’ostello Fatima’s Backpackers alle 4 e 30 di mattino. Era buio ancora, c’erano alcuni turisti, ma dopo la van si fermava per prendere altre passeggeri . Dopo, con il sole, è stato possibile capire che mondo diverso era quello, si vedevano palme e foreste in lontananza e passavamo per piccoli villaggi con la gente che camminava lungo la strada.
Donne che portavano roba sopra la testa, fumo che veniva non si sa di dove. L’asfalto non era regolare e chiaramente si notava la povertà. Siamo arrivati a Maputo dopo circa 11 ore, la città è grande e c’era un grande casino prima di raggiungere il centro. La destinazione della van era l’ostello di Fatima, e li chiedo dove si poteva prendere il ‘chapas’ (tipo di trasporto locale, sempre van) per Malelane (punto di entrata nel Kruger park in Sudafrica). Prendo un taxi, comincio a vedere la città, molto diverso di come siamo abituati, dopo arriviamo in una specie di parcheggio, era la ‘stazione’ di chapas dove partivano i trasporti per i paesi limitrofi di Mozambico. Li ho dovuto cambiare soldi per strada, non ho avuto alternativa e sicuramente il cambio non era favorevole, ma la mia paura era più che mi dessero banconote false. Non mi sentivo sicuro, ero l’unico bianco li, ed è come essere un bersaglio facile. Dopo mi hanno chiesto il mio passaporto per dare a un tizio che doveva scrivere i nomi dei passeggeri. Ero sempre pauroso di avere dei problemi, pero dopo anche avere cambiato due o tre volte di van siamo partiti. L’autista mi ha messo davanti con lui. Era un tipo strano. Era un po’ arrabbiato con i soldi che gli avevano dato e non parlava portoghese, ma un inglese difficile da capire. Già nell’uscita della città quasi combina un casino, passando un posto di blocco di lavori, mettendo la macchina sopra i coni. Dopo in un controllo della polizia non aveva i documenti e ho sicuramente ha dato soldi per corrompere il vigile. Poi andava a una velocità alta… Abbiamo perso al meno un’ora per traversare il confine, sono rimasto in coda tanto per uscire quanto per entrare. Infine siamo arrivati a Malelane dopo circa 3 ore e mezzo (sommate con 11 di Maputo facevano un totale di 14 ore dentro di van!). Po, io non sapendo esattamente dov’era l’albergo ho chiesto all’autista un’indicazione, poi mi ha portato li e mi ha chiesto soldi per nel massimo 500 mt di deviazione che aveva fatto. Malelane è un piccolo villaggio sull’autostrada e attaccato al Kruger park. I proprietari dell’albergo sono stati molto gentili e si sono anche offerti per portarmi e riprendere al ristorante vicino, non volevano che io camminassi nel buio per sicurezza, comunque non mi sembrava un posto pericoloso. Il giorno dopo prendo la macchina a noleggio, cambio automatico per facilitare la guida dentro del parco. E inizio l’avventura dei ‘safari’.
Entro nel parco verso le 9:30, e decido di provare ad arrivare a Lower Sabi e tornare in tempo per il safari organizzato del campo per il tramonto. E devo dire che sono stato molto fortunato, appena dopo mezz’ora vedo un elefante. Nel Kruger park ci sono strade asfaltate e sterrate, è molto bene segnalato. Il limite di velocità è di 50 Km per asfalto e 40 Km nelle sterrate, chiaramente per motivi di sicurezza anche degli animali, che possono traversare la strada improvvisamente. E ci sono regole per il parco come: non si può scendere della macchina, non circolare nel buio, mettere la testa o parte del corpo fuori, ecc…. Dopo 15 minuti altra fortuna, un gruppo di rinoceronti, incredibile, poi altri minuti passano e altro rinoceronte, questa volta attraversando la strada sterrata…. Adesso sarà difficile raccontare tutti gli animali che ho visto, ma alcuni si vedono a tonnellate, come impala, giraffe, antilopi (e ci sono diversi, come il Kudu, Waterbok, ecc…), facoceri, zebra, gnu, … Non sono riuscito ad arrivare a Lower Sabi, poi torno in tempo per il primo safari. Sono dei grossi camion con le laterali aperte con capacità per circa una trentina di persone. L’aspettativa è sempre enorme per vedere i felini, ma in quella occasione non abbiamo visto nessuno, ma rinoceronti a piacere. Incluso uno che è venuto a dosso del camion e poi l’autista con i fari lo spaventa e questo si sposta lateralmente, e comunque inizia di nuovo a venire incontro a noi, di nuovo l’autista lo spaventa e lui scappa, scivolando in un cespuglio, mi ha fatto anche pena, perché probabilmente era stressato…
E poi tornando un bellissimo spettacolo nella laterale della strada: una mamma iena allattando un paio di cuccioli! Il giorno dopo mi sveglio abbastanza presto perché mi in teoria di mattina è più facile incontrare gli animale. Diciamo che questo non è una regola. Comincio ad andare in direzione a Skukuza, il campo principale, dove dovevo dormire. Incrocio altre iene con cuccioli e molti animali, sempre quelli più ‘normali’, come giraffe, antilopi, elefanti, ecc… Rinoceronti e per la prima volta il buffalo africano. A questo punto mi mancavano solo i felini per completare quello che chiamano Big Five: Elefante, Rinoceronte, Buffalo, Leone, Leopardo. Rimango un po’ impazienti, dato che ero stato sfortunato con lo squalo bianco, senza aver visto neanche uno, non volevo avere la stessa sorte. A un certo punto a metà mattinata, vedo varie macchine ferme in un incrocio di una strada sterrata. Questo in genere è segno di qualche animale importante. Mi fermo e cerco di capire che cosa c’è. Guardo davanti, ma non vedo niente. Poi capisco che a un centinaio di metri, nei cespugli c’era un leone. Fantastico, al meno un leone ho visto, anche se lontano e no dietro la vegetazione. Decido di aspettare un po’. E d’improvviso cominciano a uscire del cespuglio un sacco di altri leoni!!! E peggio, venivano in direzione alla strada dove eravamo con le macchine. Indescrivibile, un gruppo di al meno 8 leoni, tra maschi e femmine, sembravano abbastanza giovani e hanno iniziato a camminare lungo la strada….
Gli seguo, come le altre macchine. Pero ho avuto fortuna con la posizione, ero davanti alle altre e gli seguo molto lentamente mentre camminano. Poi si sdraiano. Io fermo la macchina dal lato destro, mentre loro erano nel sinistro. Praticamente posso dire che ero a meno di due metri di distanza…. Poi ho volevo fare delle buone foto e non ho pensato due volte prima di aprire il finestrino. A un certo punto, penso che dopo al meno una mezz’ora li, decido di andare avanti, altrimenti si rimarrebbe li per tutta la giornata. Era il quarto big five, e che spettacolo! Arrivo a Skukuza per le 15. Cosi avrei un po’ di tempo prima del drive notturno (safari). Decido di fare un giro nelle vicinanze, e come sempre animali non mancavano, questa volta anche babbuini e ippopotami. Rientro, mangio in un ristorante nel campo e poi usciamo per il drive nel buio. E qui ancora una volta leoni! Il giorno dopo avevo prenotato la camminata nella savana. Una cosa carina, ma ovviamente incontrare animali nel cammino sarebbe meglio di no ☺.
Pero per la mia sorpresa, un altro colpo di fortuna, nella strada per arrivare al sentiero vediamo due leoni maschi che mangiavano un impala…. E erano due bei esemplari, molto belli. La guida decide di andare avanti, e arriviamo nel sentiero, le guide sono due sudafricani tipici di colore, molto simpatici, uno penso che doveva avere circa due metri di altezza e portavano due grossi fucili. Ci danno delle indicazioni di come comportarsi caso qualche animale pericoloso arrivasse. Poi camminiamo, è stata una bella sensazione, perché fino a quel momento sempre dentro della macchina. L’unico animale che abbiamo visto di più vicino sono state alcune giraffe curiose che ci guardavano. La gita è stata carina con molte spiegazioni interessanti, e anche con una divertita gara proposta dalla guida: si doveva mettere una specie di chicco (un po’ più grosso di un fagiolino) e sputare il più lontano possibile. Pero non era esattamente una semente, ma l’escremento di un impala! Comunque molto duro e inodoro, non si poteva neanche avere schifo. Decido di partecipare e arrivo al secondo posto! Finita la gita a piedi, faccio colazione e parto per Tamboti, che sarebbe il campo dove avevo trovato solo sistemazione in tenda di campagna….
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